press_room
the design of the 3D printed pasta
press days
25-27 giugno 2024
Academia Barilla, Parma
<<THE USUAL BUT BETTER>>
The design of the 3D printed pasta
Il Coffee Table Book firmato BluRhapsody dedicato alla pasta.
Spunti, riflessioni, approfondimenti, immagini
a raccontare di come la pasta
sia un argomento che esonda da predefinite gabbie definitorie e
invade territori inattesi.
BluRhapsody, il brand visionario che crea pasta stampata in 3D, presenta “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”.
Un’opera di approfondimento sul tema pasta che si impone per la sua accattivante ricchezza iconografica e si distingue per i suoi poliedrici contenuti.
Un Coffee Table Book, di grande appeal visivo, che offre una piattaforma di conversazione stratificata, multiforme e decisamente inusuale intorno all’argomento. Perché il progetto pasta in qualche modo ha a che fare con il progettare il futuro. È un’evoluzione continua e aperta che si intreccia con tutto ciò che ci circonda – dal punto di vista culturale, sociale, economico, personale, salutistico, ecologico – traendone forza e ispirazione e nello stesso tempo inducendone il cambiamento.
A raccontarla con parole e immagini il fotografo Roberto Savio (responsabile anche della redazione creativa), a sviscerarne le interconnessioni con il mondo Stefano Maffei, a tratteggiare la storia della pasta Antonella Campanili, a sondare il mercato e le sue opportunità Carlo Spinelli.
Michela Petronio, Antonio Gagliardi e Valentina Parravicini, ai lettori più evoluti e affamati di cultura, svelano invece le varie sfaccettature del business BluRhapsody tra creatività, design, tecnologia, produzione e marketing.
La chef Beatrice Buzzi infine ci conduce alla scoperta del lato più gastronomico della pasta, ovvero della sua interpretazione nelle cucine di casa e in quelle di grandi chef.
È sempre lei che firma i piatti scattati da Roberto Savio della sezione “Le forme 3D in tavola”. 30 immagini straordinarie, senza dubbio avvincenti, di grande potenza narrativa, dall’esuberanza cromatica unita a un’estrema pulizia formale capaci di esaltare la costruzione della ricetta dal punto di vista del design e offrire suggestioni concettuali.
Un QR code rimanda alle ricette e ai loro ingredienti.
A conclusione una dovuta disgressione su “Il cibo del futuro”. A interrogarsi su “Cosa metteremo in tavola tra trent’anni? Come cucineremo i nostri piatti? Come saranno le nostre cucine?” torna Savio con il suo progetto fotografico site specific ‘f53 Visioni sul futuro del cibo’. È convinto, siamo convinti che la pasta 3D fornisca gli elementi per iniziare a creare un immaginario più concreto sulla cucina casalinga di domani, e non solo. “Credo che gli ingredienti e le tecniche innovative non siano solo una tendenza passeggera, ma piuttosto il trampolino di lancio per un modo più sostenibile, più consapevole e più intelligente di nutrirci”
“THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta” è un’opera XL stampata in edizione limitata in 1000 copie in italiano e 500 in inglese.
Un volume da collezione, da esibire ma soprattutto da divorare, sfogliare, leggere e rileggere, guardare e condividere.
Un tributo all’arte di fare la pasta e di saperla continuamente reinventare.
Prezzo al pubblico 65 euro
Lo trovi qui:
Scheda tecnica
“THE USUAL, BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”
Formato cm 23,5×33
Confezione con taglio al vivo e brossura cucita
Copertina in cartone con rivestimento in carta Fedrigoni Materica Gesso da 120 gr/mq, stampata a 4 colori con verniciatura UV (foto) e impressione con oro a caldo (titolo e payoff).
200 pagine
64 fotografie
L’opera è certificata “ClimatePartner”: è stato compensato l’impatto (carbon footprint) per la sua produzione, con l’acquisto e lo scambio di quote di emissione finanziando al contempo eco-progetti a livello internazionale.
Lo stampatore è certificato FSC (utilizzo di materiali sostenibili) e tutti i suoi impianti e macchinari sono alimentati esclusivamente con energia proveniente da fonti rinnovabili.
Responsabile editoriale: Valentina Parravicini, BluRhapsody
Testi: Stefano Maffei, Antonella Campanini, Carlo Spinelli, Michela Petronio, Antonio Gagliardi, Valentina Parravicini, Beatrice Guzzi, Roberto Savio
Direzione creativa e fotografie: Roberto Savio, robertosavio.it
Food design: Beatrice Guzzi, Roberto Savio
Editing e curatela artistica: Alessandra Azzolini, analogicfriends.it
Coordinamento editoriale: Laura Savio
Graphic design: Claudia Agusto
Graphic design e pre-press: Fabio Rodda
LE PERSONE di
“THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”
Stefano Maffei, Direttore Master Design for Food, Poli.design Professore Scuola del Design, Politecnico di Milano
Antonella Campanini, Storica dell’alimentazione, Università di Bologna
Carlo Spinelli, Scrittore e divulgatore gastronomico
Michela Petronio, RD Technology, Process, Packaging Research and Laboratories Director, Barilla
Antonio Gagliardi, Responsabile Design & Technology BluRhapsody
Valentina Parravicini, Responsabile Marketing & Business Development BluRhapsody
Beatrice Guzzi, Gastronoma e Chef Barilla
Roberto Savio, Fotografo e Food Designer
INDICE
La pasta si intreccia con il mondo Il Design for Food come sistema di innovazione aperta
Stefano Maffei
Una storia della pasta Antonella Campanini
Il mercato Esigenze di consumo e opportunità gastronomiche Carlo Spinelli
BluRhapsody Start up o spin off? Michela Petronio
Le forme della pasta 3D: creatività, progetto e produzione Antonio Gagliardi
L’arte di reinventare la pasta Valentina Parravicini
Interpretare la pasta in cucina Beatrice Guzzi
Le forme 3D in tavola Beatrice Guzzi
Visioni sul futuro del cibo Roberto Savio
the design of the 3D printed pasta
anteprima fotografica
di Roberto Savio
a cura di Alessandra Azzolini
9-12 maggio 2024
Spazio PLINIUS,
Strada XXII Luglio 44, Parma
In previsione della pubblicazione del libro “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”, da parte di BluRhapsody by Barilla, l’autore delle immagini fotografiche, Roberto Savio, ha deciso di anticiparne i temi visivi con una mostra in cui sono esposte una selezione di immagini still life che esaltano l’impiego dei nuovi formati di pasta in cucina e valorizzano la versatilità del prodotto, modellato e adattato alle esigenze di experience gastronomica contemporanee e future, pur mantenendo una connessione con le sue radici storiche e culturali.
La mostra sarà allestita nella seconda settimana di maggio 2024, in concomitanza con Cibus (7-10 maggio) e Salone del Libro Torino (9-13 maggio) e in particolare nei giorni:
mercoledì 8 maggio, orario 18:00 – 21:00, soft opening su invito, riservato agli operatori del settore e alla stampa
giovedì 9 maggio, orario 18:00 – 21:00, vernissage
venerdì 10 maggio, orario 18:00 – 21:00
sabato 11 maggio, orario 10:00 – 12:30 e 16:30 – 21:00
domenica 12 maggio, orario 10:00 – 12:30
Durante gli orari di apertura sarà sempre presente l’autore Roberto Savio, disponibile anche per aperture straordinarie su richiesta.
Alla manifattura alimentare è connaturata una certa dualità di concetti che sono in stretta interrelazione tra di loro e coesistono: ad esempio, oggetto naturale e oggetto artificiale. L’argomento si inserisce in una più ampia questione ecologica e il dibattito sulla techne, affrontato in molteplici trattazioni storico-filosofiche, assume oggi un sapore nuovo e ci dice qualcosa in più sull’articolarsi stesso del rapporto tra l’uomo, la natura e quello che nella contemporaneità viene definito design.
BluRhapsody by Barilla, start up dedicata alla stampa della pasta 3D, è uno dei luoghi in cui questa meraviglia si manifesta in modo doppio: da un lato nella naturalità della materia prima (ovvero la semola, l’acqua e il sale) e dall’altro nella creatività della forma (ovvero la “nuova” pasta), attraverso l’intervento del design e della tecnologia della manifattura 3D che la trasforma.
Il focus è la forma della pasta, manufatto realizzato dall’uomo a partire dalla spiga di grano e portato in tavola per nutrire nei secoli intere popolazioni.
Il progetto fotografico di Roberto Savio illumina questi piccoli capolavori di artigianato digitale di una luce calda, che ne esalta le caratteristiche: la forma tridimensionale, che fa di ogni pezzo una scultura; il colore, che varia dal giallo con cui identifichiamo idealmente la pasta, all’arancione, al verde, al blu, fino al nero ampliando la gamma cromatica a tinte un tempo considerate non riferibili agli alimenti commestibili; la texture, che riproduce con fare mimetico le trame organiche degli oggetti biomorfi.
Nella selezione operata sull’intero corpus di circa sessanta immagini di cui è costituito il libro “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”, si possono distinguere gli still life a fondo nero dei singoli formati di pasta, magnificati dalla rappresentazione come forme totemiche e generative con l’immagine riflessa sul piano d’appoggio, che allude al suo doppio e al rapporto tra l’oggetto e la cosa in sè. Primo tra tutti l’uovo (Ovo BluRhapsody®), simbolo stesso della cucina e della perfezione del design, laddove il tuorlo è al centro delle sperimentazioni degli chef e degli artisti che vi riconducono l’origine di tutte le cose. Tra gli altri, il riccio di mare blu (SeaUrchin BluRhapsody®), che a seguito di una personalizzazione richiesta dall’autore, grazie all’utilizzo della parte antiossidante dell’alga spirulina, fa sì che il colore dell’oceano si trasferisca al colore della pasta, elevando l’atto del mangiare a un atto di immaginazione e di arte totale.
Le ricette della Chef Beatrice Guzzi, fotografate su fondo bianco a quarantacinque gradi, sono paesaggi, divertissement, forme fluttuanti, frutto di un progetto di food design che ha tenuto in considerazioni vari fattori, dalla valorizzazione della materia prima all’enfatizzazione della mise en plat. Alcune immagini sono ottenute per reiterazione dello stesso oggetto, altre per composizioni più complesse, che mettono uno a parte di una moltitudine, valorizzando il singolo nel suo ecosistema di riferimento. Lo stesso formato di pasta piramidale (Vortipa BluRhapsody®) compare sia in un bosco verde di abeti, dove i cavolfiori, il cavolo nero e i cavolini di Bruxelles sono i cespugli, sia nella simulazione dell’esistenza di una lampadina, immagine costruita a struttura centrale, metafora di un’idea dolce come un ananas maturo. Il portato immaginifico di questi piatti è forte e ci conduce in una dimensione altra, alle volte famigliare come lo è un cestino da pic-nic in primavera (Salix BluRhapsody®), alle volte sognante come le zucche fluttuanti, ricordo di un desiderio che non finisce a mezzanotte (Pumpkin BluRhapsody®). Le fotografie di Roberto Savio sembrano uscire dalla dimensione culinaria per ripresentarsi in un’altra. Il monocromo arancione è un’opera in cui a un certo punto l’oggetto in sè scompare, non è più pasta, è più di una pasta: The usual but better, per chiosare con il titolo.
Le fotografie di f53 Visioni sul futuro del cibo, di cui fanno parte i due scatti selezionati presenti in mostra, ritraggono i piatti della cucina quotidiana del futuro su fondo nero con impostazione zenitale. Mi piace pensare che a questo tavolo ci potremo sedere tutti, quando la rivoluzione del digitale in cucina non sarà guardata con sospetto dai sostenitori del classico, sarà per tutti e sarà l’alimento ricco di nutrienti preziosi che oggi stiamo pregustando. L’impostazione dello scatto con dischi concentrici che simulano il movimento (Wind BluRhapsody®) è una citazione gioiosa degli anni ’60, in cui queste forme comparivano ovunque nell’interior design, dal tessile per la casa sulle tovaglie, sulle tende della cucina, alle ceramiche colorate su servizi di piatti e da tè. La pasta multicolore sembra veicolare quell’atmosfera, assorbendo tutto il colore che circuita intorno. Questo è solo un esempio della potenzialità di un oggetto che molto ha a che fare con il gusto, inteso non solo come proprietà attinente al palato, ma in senso più generale riferito ad un’epoca.
Cos’è allora il buon gusto, da sempre sinonimo di eleganza, in questo contesto? È riconoscere il valore del design del cibo nella bontà del progetto fotografico, affidato alle capacità tecniche del fotografo e, non ultima, alla sua fantasia. Come in una natura morta contemporanea, il fotografo immortala la bellezza fugace delle nuove forme della pasta.
LE FORME DELLA PASTA
“THE USUAL BUT BETTER: The Design of 3D Printed Pasta” Anteprima fotografica di Roberto Savio,
a cura di Alessandra Azzolini
Una selezione di immagini still life tratte dal libro in pubblicazione da parte di BluRhapsody by Barilla sarà esposta dal 9 al 12 maggio 2024, allo Spazio Plinius, in Strada XXII Luglio, 44 a Parma in una mostra dedicata. L’inaugurazione è prevista per giovedì 9 maggio, alle 18. Un appuntamento con l’arte, la fotografia e il design
PARMA (22 aprile 2024) – In previsione della pubblicazione del libro “THE USUAL BUT BETTER The design of the 3D printed pasta”, da parte di BluRhapsody by Barilla, l’autore delle immagini fotografiche Roberto Savio anticipa i temi visivi con una mostra in cui sono esposte una selezione di fotografie still life che esaltano l’impiego dei nuovi formati di pasta 3D in cucina e valorizzano la versatilità del prodotto, modellato e adattato alle esigenze di experience gastronomica contemporanee e future, pur mantenendo una connessione con le sue radici storiche e culturali.
La mostra, che si terrà dal 9 al 12 maggio 2024, allo Spazio PLINIUS, in Strada XXII Luglio, 44 a Parma, è a cura di Alessandra Azzolini, responsabile anche dell’editing delle immagini del libro che magnificano le forme della pasta. Un appuntamento con l’arte, la fotografia e il design, che avverrà in concomitanza con il Cibus di Parma e il Salone del Libro di Torino. Sarà possibile vistarla nelle giornate di giovedì 9 maggio e venerdì 10 maggio dalle 18 alle 21, sabato 11 maggio dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 21, fino a domenica 12 maggio, dalle 10 alle 12.30 (ingresso libero). Negli orari di apertura sarà sempre presente anche l’autore, disponibile anche per aperture straordinarie su richiesta. L’inaugurazione è prevista per giovedì 9 maggio, alle 18.
Tra le fotografie scelte dall’intero corpus di circa settanta immagini di cui è costituito il libro, cinque in formato 50×70 cm fanno parte della serie di trenta immagini relative alle ricette dei piatti studiati e composti dalla Chef a quattro mani con il fotografo che è anche food designer; due in formato 40×50 cm esemplificano alcuni dei fantasiosi formati di pasta 3D negli still life che meglio rappresentano il prodotto e il suo design. Completeranno l’esposizione due fotografie in formato 30×30 cm appartenenti al medesimo libro e tratte dal progetto fotografico di Savio f53 Visioni sul futuro del cibo, allestite in un’installazione specifica “mise en place” sul tavolo presente nel luogo, che lascia immaginare quale potrà essere la nostra esperienza della pasta nel futuro. “Le fotografie di Roberto Savio sembrano uscire dalla dimensione culinaria per ripresentarsi in un’altra. Nell’opera a un certo punto l’oggetto in sè scompare, non è più pasta, è più di una pasta: The usual but better, per chiosare con il titolo del libro”, dice la curatrice Azzolini.
Lo spazio PLINIUS, che ospiterà la mostra, è sede delle attività professionali di Emanuela Avanzini, registrar e studiosa d’arte, situato al piano terra del Palazzo Bergonzi Cerati Boselli, costruzione di fondazione medievale, nobile residenza quattrocentesca della Famiglia Bergonzi, che ancora oggi ne conserva gli aspetti di un illustre e stratificato passato, nel centro della città di Parma. Le opere verranno allestite su eleganti supporti disposti lungo le pareti della stanza dell’antico oratorio dell’edificio del XIX-XV secolo, aperto al pubblico in questa rara occasione, che grazie a un restauro conservativo offre oggi allo spettatore l’opportunità di apprezzarne le caratteristiche architettoniche, in particolare gli affreschi a soffitto e parietali, invitando a un dialogo tra tradizione e innovazione.
Le fotografie, stampate fine art in tiratura limitata su carta fotografica e carta 100% cotone, saranno messe in vendita nelle misure esposte e in altri formati (specifiche e listino su richiesta), corredate dal certificato di autenticità firmato dall’autore.
THE USUAL BUT BETTER
the design of the 3D printed pasta
Anteprima fotografica
di Roberto Savio
a cura di Alessandra Azzolini
9-12 maggio 2024
spazio PLINIUS • Strada XXII Luglio, 44 Parma
Date
La mostra sarà allestita nella seconda settimana di maggio 2024, in concomitanza con Cibus (7-10 maggio) e Salone del Libro Torino (9-13 maggio) e in particolare nei giorni:
mercoledì 8 maggio, orario 18 – 21, soft opening su invito, riservato agli operatori del settore
giovedì 9 maggio, orario 18 – 21, vernissage
venerdì 10 maggio, orario 18 – 21
sabato 11 maggio, orario 10 – 12.30 e 16.30 – 21
domenica 12 maggio, orario 10 – 12.30
Per info:
https://www.robertosavio.photography/press_room/#blurhapsody
Per scaricare il press kit cliccare sul seguente link https://www.dropbox.com/scl/fo/lzwaxobiyhrmf8h11711j/ACyR8evMPMoYHHcK7ueG0k0?rlkey=4zgxzw8h2frnqckm2q08k6vvl&st=jsqxa9db&dl=0
Per l’utilizzo delle immagini si prega di attenersi a quanto indicato nel disclaimer.
Per ogni informazione info@robertosavio.it
di Roberto Savio
a cura di Alessandra Azzolini
in collaborazione con BluRhapsody
Fotografia Europea OFF
13 maggio - 18 giugno 2024
Teatro Sociale Luzzara
Photo Indipendent CA
marzo 2023
Paris, France
novembre 2021
Il fotografo Roberto Savio sarà presente con una sua opera alla terza mostra della Galleria Seeeds dal 18 al 21 novembre a Parigi, in rue de Pastourelle 32, 3è arrondissement.
Il tema in mostra è “Unique et/ou singulier” e le opere presentate hanno come filo conduttore la ricerca dell’emozione di un momento unico, un gusto, uno sguardo, un momento speciale.
Seeds Gallery è la prima galleria dedicata alla food photography. Intende promuovere, sia su stampa che in digitale, il lavoro dei fotografi che trovano nell’ambito food una sorgente di ispirazione.
Un’occasione quindi di riflessione su tematiche inerenti il mondo del cibo, filtrate attraverso la sensibilità e la competenza dei 27 artisti in mostra.
Le opere, in esemplare unico, saranno disponibili alla vendita durante la mostra e online.
“Sono felice di essere presente a questo evento perché credo fermamente che la food photography, ambito al quale dedico una parte importante del mio lavoro fotografico e didattico, debba essere promossa come vera e propria forma d’arte” – sostiene Roberto Savio – “e ringrazio Stéphan Bahic, creatore di Seeeds, per avermi coinvolto in questo progetto in cui credo molto e che sono certo aggiungerà valore al nostro lavoro fotografico quotidiano”.
Roberto Savio presenta l’opera “”Crème caramel avec Zophobas Morio” che fa parte del progetto personale “#entomophagy” che ha come tema l’uso degli insetti nelle preparazioni alimentari.
“Il mio intento è quello di proporre un momento di riflessione sul futuro della nostra alimentazione” – spiega Roberto Savio – “ponendo l’accento allo sviluppo sostenibile legato all’allevamento degli insetti commestibili e al cammino (obbligato?) che verrà intrapreso nei prossimi anni per far fronte alla nutrizione dell’intero pianeta. Le immagini del progetto, al primo sguardo, sono rassicuranti perché raffigurano piatti conosciuti, ma osservando con maggiore attenzione si scopre la presenza di insetti, volontariamente inseriti nella loro forma naturale. Questa scelta artistica è volta a catturare l’attenzione dello spettatore, non solo per stupirlo, ma sopratutto per metterlo di fronte ai propri tabù alimentari con cui tutti noi, prima o poi, dovremo fare i conti”.
Il progetto ha avuto il supporto tecnico di:
Entonote • https://www.entonote.com (consulenza scientifica e gastronomica)
Hasselblad • https://www.hasselblad.com, Broncolor • https://www.broncolor.swiss/broncolor/, Fowa Spa •https://fowa.it, Food Genius Academy •http://www.foodgeniusacademy.com (sponsor tecnici)
F•Paper • https://www.fowa.it/f-paper e Topcolor Dream •https://topcolor.it (carta e stampa fine art)
Livellara Hospitality • https://livellara.com (tableware)
Per informazioni:
https://www.facebook.com/events/212029097680908
www.robertosavio.photography – info@robertosavio.it
Samyang experience, intervista a Roberto Savio - Fotografia still life
(photo and text)
Dal lusso gastronomico all'entomofagia, attraverso il food recycling
(photo and text)
Inserto di La Repubblica
del 10 dicembre 2020
Foto di Roberto Savio, styling Chiara Ricci e ricette di Matteo Torretta, Roberto Di Pinto, Daniele Canzian, Stefano Guizzetti, Viviana Varese.
Roberto Savio vincitore al 61° Photography Annual Competition 2020 di Communication Arts Magazine.
Communication Arts magazine, rivista professionale del mondo della creatività nella comunicazione, ha annunciato i vincitori del suo 61° concorso fotografico annuale.
Una prestigiosa giuria composta da editor, direttori creativi e fotografi ha selezionato 121 progetti scelti fra più di 2500 candidature. Le immagini vincitrici sono state pubblicate nel numero di luglio/agosto 2020 di Communication Arts, sia in edizione cartacea – 25.000 copie – che digitale.
Il fotografo Roberto Savio è stato premiato nella categoria “Institutional”, cioè quella riservata alle immagini fotografiche di progetti di comunicazione corporate.
Le fotografie premiate sono relative al The Food Book di Livellara Hospitality, brand italiano specializzato nella produzione e vendita di tableware, e realizzate in collaborazione con lo chef Franco Aliberti.
“È stata un’opportunità” – spiega Roberto Savio – “godere della piena fiducia del cliente e poter lavorare insieme ad uno chef come Franco Aliberti, con cui c’è da sempre una grande stima e sintonia. Il nostro lavoro ha portato, in modo forse inatteso, alla trasformazione di un catalogo di prodotto in una vera e propria pubblicazione fine art. Sono ovviamente molto felice di questo riconoscimento internazionale che mi gratifica e avvalora la mia ricerca continua nell’ambito della food photography orientata all’arte contemporanea”.
La monografia Photography Annual|61 Communication Arts 2020 è disponibile sul sito Commarts.com e sullo store Amazon.com.
Per informazioni: press@robertosavio.it
comunicato stampa CA: Communication Arts Magazine Announces Winners of its 61st Photography Annual Competition
Inserto di La Repubblica
del 27 maggio 2020
Foto di Roberto Savio, styling Chiara Ricci e ricette di Girls@Work Barbara Panetti e Libera Massa per Food Genius Academy
Diretta Facebook
15 maggio 2020
Diretta Facebook
4 aprile 2020
Diretta Facebook
27 marzo 2020
Food Genius Academy, Milano
Food Genius Academy, Milano
25 gennaio 2020
Firenze, Bologna, Verona,
Udine, Milano
FuoriSalone del Mobile 2019, Milano
Nell’ambito del FuoriSalone del Mobile 2019, FGA ospita nei propri spazi la mostra (food • chef • design • photo) del fotografo Roberto Savio, Hasselblad Ambassador e docente Fowa University e FGA. La mostra è un progetto in continua evoluzione in cui, di volta in volta, prendono posto gli scatti realizzati da Roberto Savio nel corso degli anni e particolarmente inerenti il tema del food design. In questa occasione speciale le immagini di Savio sono accompagnate dagli scatti di alcuni colleghi di fama internazionale come Angelo Ferrillo, max&douglas, entrambi Hasselblad Ambassador e Giorgio Galimberti, Lumix Ambassador.
A queste vengono affiancate le immagini dei partecipanti al “Corso di Food Photography & Design” di FGA tenuto dal fotografo Roberto Savio con il contributo dello chef Matteo Torretta, della food designer Chiara Ricci, del food writer e gastroperfomer Carlo Spinelli alias Doctor Gourmeta e delle food designer Lorenza Negri e Caterina Pinto, artefici del progetto Sublime.
“Sono felice di presentare questa selezione di immagini della mia mostra (food • chef • design • photo)” che dopo Bologna, Lione e Minerbio ora approda a Milano, ma soprattutto” – confida Roberto Savio – “di vederla arricchita dal contributo di professionisti affermati come gli amici Angelo Ferrillo, max&douglas, Giorgio Galimberti, che pur provenendo da ambiti fotografici apparentemente lontani dal mondo della food photography, hanno accettato di portare in visione alcune immagini della loro produzione”.
“Inoltre la presentazione degli scatti degli studenti del corso di Food Photography & Design tenuto da Roberto Savio” – continua Desirée Nardone, direttore della FGA – “consente di presentare al pubblico l’ottimo risultato del lavoro che si svolge all’interno dei nostri corsi. L’intento è sempre quello di condurre gli studenti su un percorso professionale e di crescita personale. La sfida che abbiamo proposto loro è stata proprio quella di riuscire a realizzare degli scatti importanti e adeguati a essere esposti accanto a quelli di fotografi professionisti di rilevanza internazionale. Anche questo evento gode del contributo dei nostri main sponsor Nespresso e Asahi, a cui si sono affiancati gli sponsor tecnici Livellara, Fowa e Topcolor Dream, laboratorio fotografico Fine Art”.
La mostra è composta da 20 immagini ed è visibile, dall’ 8 aprile al 30 maggio, presso la sede FGA in viale Col di Lana 8 a Milano, dal lunedì al sabato, dalle ore 10:00 alle 19:00 .
Hasselblad XCD 4/21: l’ottica virtuosa per la mirrorless svedese
(photo and text)
Dall’8 maggio al 29 settembre la mostra (food • chef • design • photo) sarà ospite dello Chef Mario Ferrara nel suo Ristorante estivo Scaccomatto agli Orti. Della mostra fanno parte anche alcune immagini di piatti dello Chef Mario Ferrara, realizzate da Roberto Savio nel 2013, in occasione della presentazione del libro di Giulia Rossi “Ricette per la vita in società”.
“Sono felice di presentare questa selezione di immagini della mia mostra (food • chef • design • photo)” – conferma Roberto Savio – “che dopo Bologna, Lione, Minerbio e Milano ora ritorna a Bologna in un ambito, diciamo, più privato, che mi consente di riproporre anche gli scatti realizzati per la presentazione del libro degli amici Giulia Rossi e Mario Ferrara. Interpretare con la fotografia un manuale di lifestyle era stato per me un grande spunto per esplorare, ancora una volta, l’ambito del design in ambito food. La mia mostra in fondo è proprio questo, una rappresentazione del mio percorso di ricerca, in continua evoluzione, perché viene arricchita, di volta in volta, da spunti e immagini di nuovi progetti.
Il 23 luglio dalle ore 19 alle 21, Roberto Savio interverrà all’incontro: “Fotografia food: come è cambiata negli ultimi anni e in che cosa si caratterizza?” Sarà l’occasione per parlare di tecnica fotografica e food, grazie anche alla proiezione di alcuni scatti appena realizzati alle materie prime del Podere San Giuliano di Federica Frattini e Andrea Monteguti.
Food Genius Academy e il fotografo Roberto Savio presentano un corso dedicato a IED Milano sul tema “Food photography & design” e rivolto agli iscritti di tutte e quattro le Scuole IED – Design, Moda, Arti Visive e Comunicazione.
Il corso che si svolgerà a maggio e che prevede tre incontri e un esame finale,” – spiega Roberto Savio, Hasselblad Ambassador e docente FGA e Fowa University – “affronta la tematica del Food Design, per la sua parte più strettamente inerente il cibo, dal punto di vista della fotografia, poiché parte dal presupposto che ogni elemento di fotografia food è, contemporaneamente, anche un elemento di Food Design. In questi termini offre quindi agli studenti la possibilità di approfondire la tematica generale accedendo a spazi (le cucine) e a professionalità (cuochi, stilyst, illustratori, social media manager) specifiche del settore food. Il corso ha un approccio visual, teorico quanto basta, ma soprattutto esperienziale e professionalizzante poiché consente di vivere in prima persona tutte le fasi progettuali e realizzative di un incarico di content production”.
“Siamo felici di aver creato questa opportunità per lo IED di Milano” – prosegue Desirée Nardone, direttore di FGA – “e di offrire la nostra esperienza in ambito food ai loro studenti. E’ da sempre un nostro obiettivo proporre percorsi formativi professionalizzanti e con docenti di eccellenza che aggiungono valore all’esperienza didattica”.
Minerbio 2018
Le immagini della mostra appartengono a servizi e progetti fotografici realizzati tra il 2012 e il 2018 e sono state scelte tra quelle maggiormente inerenti il tema del design. Si tratta di scatti effettuati principalmente presso le cucine degli Chef, di cui raccontano la vision gastronomica attraverso quattro filoni narrativi tra loro interconnessi: #rawmaterial, #conceptfood, #piatti degli Chef, #stereoscopicfood
Roberto Savio diventa Hasselblad Ambassador
#rawmaterial: l'ultimo progetto di Roberto Savio
Chef José Avillez
and Chef Alexandre Silva, Lisboa
Lyon (France), 2016
Nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della XVI Settimana della Lingua Italiana nel mondo, l’Istituto Italiano di Cultura di Lione ha deciso di proporre al pubblico francese la mostra “food • chef • design • photo” del fotografo italiano Roberto Savio.
La mostra, già presentata a Bologna ad aprile 2016, è composta da 34 scatti fotografici che raccontano la vision gastronomica e di food design di Chef come Davide Scabin, Enrico Crippa, Matteo Baronetto e molti altri.
Si tratta di scatti scelti da servizi fotografici differenti ma legati dal fil rouge del design attraverso quattro filoni narrativi tra loro interconnessi:
#rawmaterial, cioè le materie prime, esposte nello spazio compositivo in modo da mettere in evidenza le forme, i colori, gli spazi di interazione e le gerarchie; una specie di analisi degli elementi disponibili in previsione del concepimento del piatto
#inthemindofthechef, il momento mentale in cui la materia prima non è più tale e il cibo non è ancora cucinato e/o disposto in uno spazio definito. Il fotografo ha cercato di immaginare come poteva presentarsi l’attimo in cui lo chef pensa al legame di sapori, colori, texture e temperature tra i diversi ingredienti e lo ha trasformato in un’immagine reale
#conceptfood, è il filone che rappresenta il cibo pronto per essere consumato, ma in una forma di mise en plat impossibile: qui sono gli
elementi di contorno e la disposizione nella scena a definire il mood gastronomico e a sottolinearne le origini e gli obiettivi.
Fanno parte della mostra anche immagini di piatti finiti, esattamente quelli che il cliente potrebbe trovarsi sul tavolo. L’intento, in questo caso, è quello maggiormente riferibile al design industriale, dove qualsiasi intervento non deve rispondere solo a un criterio di validità estetica e di miglioramento della fruibilità, ma deve anche essere riproducibile.
La mostra sarà visitabile per 15 giorni, a partire dal 19 ottobre 2016, presso VALCUCINE, 27 rue Auguste Comte, Lyon 2e.
2016
The Mall Galleries, London
“Zen coffee” among finalists for the #foodphotoaward16
Carrousel du Louvre, Paris, France
Expo Milano, Italy
OFFIcuCINA
Reggio Emilia, 2015
2015
Bologna, 2014
Trani e Andria, 2014
Bologna, 2014
Venezia, 2014
Genova, 2014
Paris
2012
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